Importanti videogiochi vicini alla comunità LGBTQ+

Due importanti giochi di amate saghe videoludiche si schierano al fianco della comunità LGBTQ+, cercando di rappresentarla.

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Videogiochi al fianco della comunità LGBTQ (foto: YouTube).

La comunità LGBTQ+ sta aumentando l’intensità delle sue battaglie per il riconoscimento dei pari diritti e, in questa importante lotta sociale, sta avendo il sostegno di istituzioni (anche se purtroppo non sempre), personaggi pubblici e aziende.

Anche nel mondo dell’intrattenimento, sempre più prodotti stanno cercando di rappresentare al meglio la diversità sociale, includendo personaggi di colore o, appunto, LGBTQ; per inclusività si è distinto The Last of Us 2, che ha ricevuto il plauso del game director di Final Fantasy 7 Remake, Motomu Toriyama.

The Last of Us 2 e Final Fantasy 7 Remake, videogiochi vicini alla comunità LGBTQ+

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Il bacio di Ellie in TLOU 2 (foto: YouTube).

In una recente intervista con The Gamer, il co-director di FF7 Remake ha elogiato il lavoro del team di sviluppo di The Last of Us 2 per come ha gestito tematiche come l’inclusività e la diversità.

Nello specifico, Toriyama ha sottolineato il grande lavoro fatto con la presenza di un’eroina omosessuale e di un personaggio transgender. “Penso sia difficile rappresentare in maniera corretta la comunità LGBTQ, Naughty Dog ha sicuramente alzato l’asticella” spiega Toriyama.

Quanto al remake di FF7, il co-director ha commentato le modifiche apportate alla scena dell’Honeybee Inn, nella quale Cloud si traveste per infiltrarsi nella tana di Don Corneo. Come sappiamo, sono state eliminate alcune scene di pole dance di Cloud stesso (tolte, come  spiegato in precedenza da Toriyama, per una questione di rating) ma tutta la sezione è stata comunque rivista con maggior leggerezza e simpatia, mandando un messaggio più che positivo.

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“Abbiamo deciso di modificare lievemente la storia per adattarla pienamente alla sensibilità dei giocatori di questa generazione” conclude il co-director. Due titoli di franchise così importanti si schierano quindi al fianco della comunità LGBTQ, e questo non può che far bene alla società intera, sperando che sempre più prodotti dell’intrattenimento spicchino per inclusività e rappresentazione della diversità, sempre un valore aggiunto e mai un fattore negativo.

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