Poste, “conto in fase di blocco” ma è una truffa: state alla larga da questo messaggio

Una nuova pericolosissima truffa sta cercando di mietere vittime in Italia: i malintenzionati questa volta stanno facendo uso del nome di Poste Italiane

I cyber criminali hanno raffinato le loro diaboliche menti e affinato le armi tecnologiche per colpire l’Italia con una nuova ondata di truffe. Il metodo sembra più o meno lo stesso, ma è ancora più efficace: sta colpendo ogni tipo di dispositivo.

Truffa
Hacking in corso in Italia, colpiti moltissimi smartphone e altri dispositivi – Videogiochi.com

Sui computer sono aumentati i malware iniettati tramite e-mail. L’ultima è quella dei Referti Medici. Stavolta il link non c’è, i cyber criminali hanno capito che adesso si guarda cosa cliccare o spingere, quindi scrivono solo “referti medici” nell’allegato. L’utente, magari in ufficio, ci clicca, il patatrac arriva in un amen: tutti i pc di quella azienda si bloccano, un secondo dopo arriva un pop-up tanto gentile quanto minaccioso: chi vuole che torni tutto alla normalità deve versare una somma di denaro su delle coordinate che rimandano a un conto bancario in un paese lontanissimo.

Quello dei Referti Medici è l’ultima moda dei cyber-criminali: ransomware che colpiscono principalmente aziende più o meno noti. Ma in Italia una nuova ondata di phishing sta colpendo a raffica tutti i dispositivi, smartphone soprattutto, Android o iOS non fa nessuna differenza.

Una truffa in piena regola che ha mietuto tantissime vittime

“Gentile cliente il suo conto è in fase di blocco per evitare il blocco aggiorni ora al seguente link: https ://p5-45-66-230-34.cprapid.com/”. Questo uno dei messaggi che sta colpendo più di tutti in Italia: arriva da PosteInfo. La notifica è allarmante e questo potrebbe portare a gesti inconsulti da parte degli utenti che, quindi, rischiano di finire nella trappola dei malintenzionati.

truffa hacked
hacking per PosteInfo, la nuova ondata di messaggi – Videogiochi.com

Il consiglio è di leggere più volte il messaggio ma senza toccare nulla, fare uno screen e contattate Poste Italiane fornendo i dettagli della comunicazione sospetta ad antiphishing@posteitaliane.it. Deve essere stato creato tramite bot quel malefico messaggio: se notate bene non c’è una virgola, una punto, una punteggiatura. Magari neanche arriva dall’Italia ed è stato soltanto tradotto. Il link non è di Poste e anche se fosse, l’azienda italiana non manda alert di questo genere tramite sms su un cellulare, in maniera tanto anonima. E’ una truffa in piena regola che ha mietuto migliaia e migliaia di malcapitate vittime.

Poste, così come le banche, Referti Medici o lo stesso Ministero non usa mai bloccare i conti tramite un semplice messaggio inviato a un utente, né chiede dati e codici personali, i dati delle carte di pagamento (ad esempio il numero di carta Postepay, data di scadenza, codice di verifica CVV2, CVC2) o i codici di sicurezza (ad esempio il PIN o la password) in nessuna modalità e per nessuna finalità. Anche il numero di cellulare è un’informazione personale da tenere sempre protetta. Il cervello in questi casi è il primo degli anti-virus.

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