La Nintendo e la Yakuza: i contratti ne sottolineano l'avversione

Una clausola nei contratti dei partner Nintendo ha attirato l’attenzione del web: l’avversione dell’azienda per il crimine organizzato viene sottoscritto anche in questi piccoli dettagli.

Videogame Yakuza Sega — Yakuza (da Youtube Sega)

Il caso Epic versus Apple va ancora avanti. Sono ormai mesi che le due aziende si fanno la guerra cercando di scendere a patti. Il tutto è iniziato con la scelta di Apple e Google di togliere dai propri shop online il gioco free-to-play Fortnite.
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Tra i vari testimoni chiamati sul caso, anche la Nintendo è rimesta coinvolta. Nel prendere parte alla questione legale, l’azienda giapponese ha sottoposto all’attenzione un fascicolo di venticinque pagine. Le pagine riporterebbero la documentazioni contrattuale tra la Nintendo e i suoi distributori, peccato siano in larga parte censurate e oscurate, traducendosi in ben poche informazioni utili.
Una cosa lasciata in bella vista, però, ci è sembrata molto interessante.

La clausola Nintendo contro la Yakuza

Nel contratto dedicato ai partner e distributori, è possibile leggere una clausola apparentemente oscura. La nota impedirebbe agli sviluppatori e agli editori in contatto con “forze anti sociali” di collaborare con Nintendo. Il termine “forze anti sociali” può lasciare perplessi, ma la Nintendo decide di utilizzare la dicitura giapponese “Boryukudan”: la parola è utilizzata in Giappone per riferirsi ai membri del crimine organizzato.
Parafrasando, la Nintendo sta chiaramente parlando della Yakuza giapponese, decidendo comunque di riferirsi al mondo del crimine organizzato a livello globale.

Inoltre, all’interno della clausola viene sottolineato il divieto assoluto di approcciarsi con violenza, utilizzando minacce, diffamazione, forza o frode in tutte le transazioni che riguardano i partner.

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