Caos in Paradox, la compagnia cancella diversi giochi

Paradox Interactive, publisher svedese noto soprattutto per i prodotti di strategia e gestionali, ha annunciato di aver eliminato dalla linea di sviluppo diversi titoli.

Caos in Paradox, la compagnia cancella diversi giochi
Caos in Paradox, la compagnia cancella diversi giochi (foto: youtube)

Tutto sembra andare un po’ storto dentro Paradox Interactive ora dopo che, un mese fa, Ebba Ljungerud aveva abbandonato la posizione di CEO per divergenze di opinione. Le divergenze di opinione, in realtà, erano probabilmente dovute alle performance della società nel primo trimestre 2021.

Performance che avevano visto la società perdere rispetto al 2020 il 44% dei profitti. La voragine economica che si sta venendo a creare dentro la società, quindi, ha costretto tutti a rivedere i piani per il futuro. E a cadere sono state alcune teste videoludiche.

Chiaramente nelle dichiarazioni del nuovo CEO Fredrik Western, tutto è visto in un’ottica positiva ma, mettendo insieme i pezzi, la situazione ha tutt’altre tinte.

Paradox Interactive abbandona i nuovi progetti

Caos in Paradox, la compagnia cancella diversi giochi
Caos in Paradox, la compagnia cancella diversi giochi (Foto: Fredrik Wester, Paradox Interactive. PDXCON 2018. Photo Daniel Roos)

In realtà, dal punto di vista dei videogiocatori, l’annuncio di Paradox Interactive potrebbe non avere ripercussioni. Del resto quello che è stato tagliato, nelle dichiarazioni di Wester, sono quei prodotti che il team stava evidentemente esplorando per ampliare il proprio portfolio creativo.

Nel comunicato stampa pubblicato sul loro sito ufficiale nel primo paragrafo si legge che “la cancellazione è una conseguenza della strategia della compagnia per concentrare le risorse ed esperienze su quelle nicchie giochi già testati e sui progetti che meglio realizzano i requisiti della compagnia in termini di ritorno economico e rischio”. Il taglio dei progetti è già iniziato nel terzo trimestre del 2020 ma la società ha ora dovuto rendere noto ciò che ha deciso per aderire ad alcuni regolamenti europei.

Motivo per cui adesso sappiamo che avremmo potuto vedere nuovi e diversi videogiochi rispetto ai gestionali e agli strategici ma che questa realtà non si concretizzerà mai. Nel comunicato stampa sono state poi riportate anche le parole proprio di Wester, il nuovo CEO di Paradox, che spiega: “Paradox Interactive è nata e cresciuta con i videogiochi di strategia e gestione. È lì che c’è il nostro cuore e la nostra mente e siamo appassionati di creazione di videogiochi che i nostri giocatori possono godersi su lunghi periodi di tempo. Per questo motivo abbiamo asciugato la nostra linea di produzione ancora di più per assicurare che i progetti con il potenziale più alto abbiano le risorse necessarie per il miglior sviluppo possibile“.

Decisamente, anche se non sappiamo quanti progetti sono stati accantonati, dentro Paradox il lavoro non manca dato che al momento ci sono 15 titoli in sviluppo tra nuovi capitoli di franchise già visti e giochi tutti nuovi. Di questi 15 sono stati annunciati solo 4 giochi e si tratta di capitoli aggiuntivi: Victoria 3, Crusader Kings 3 per console, Shadowrun Trilogy per console e Vampire: the Masquerade – Bloodlines 2.

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Il mercato è tiranno, soprattutto quando lungo la via inciampi e i fan si inferociscono, e con Paradox è successo. E’ quindi una decisione logica non tentare cose nuove ma provare a credere nell’adagio pochi ma buoni.

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