Crisi CDPR, dopo le denunce si cercano nuovi accordi

La maledizione di Cyberpunk 2077 continua ad abbattersi su CDPR che ora sta provando a ricostruire la propria credibilità dopo le denunce.

Crisi CDPR, dopo le denunce si cercano nuovi accordi
Crisi CDPR, dopo le denunce si cercano nuovi accordi (foto: CDPR)

Gli investitori avevano infatti portato in tribunale CD Projekt Red per aver fornito informazioni false riguardo la qualità del videogioco, un comportamento che viene pesantemente sanzionato dalle leggi federali americane. Adesso sembra che la situazione forse cominci un po’ a migliorare.

Sicuramente il gioco, prodotto dallo stesso team che ci ha fatto sognare con The Witcher, ha avuto un pesante e negativo impatto sulla fiducia sia degli azionisti sia degli investitori sia pure dei giocatori e delle giocatrici. Ormai viene preso ad esempio di prodotto lanciato in condizioni disastrose ed è diventato oggetto di almeno una decina di Meme.

CDPR prova a negoziare dopo la class action

Crisi CDPR, dopo le denunce si cercano nuovi accordi
Crisi CDPR, dopo le denunce si cercano nuovi accordi (foto: CDPR)

Negli Stati Uniti c’è una normativa che prevede la possibilità di creare una class action, ovvero una denuncia collettiva in tribunale da parte di un gruppo contro un singolo o una società che abbia commesso un reato contro questo gruppo. Nello specifico per quello che riguarda il lancio di Cyberpunk 2077, diversi gruppi di azionisti americani hanno deciso di portare il team di sviluppo polacco in tribunale per le informazioni false e tendenziose riguardo la qualità del gioco nel momento in cui sarebbe uscito. Bugie che hanno fatto credere agli investitori che il titolo sarebbe stato un altro grande successo e che avrebbe quindi portato grossissimi guadagni.

Come sappiamo tutti benissimo, Cyberpunk 2077 invece è uscito in una versione che tanti hanno definito qualcosa di più simile ad un Alpha con conseguente figuraccia mondiale, mancati incassi e necessità di trovare una exit strategy per rientrare un po’ dei danni. Tutto questo è alla base di ben quattro procedimenti contro CDPR che a maggio scorso si erano consolidati in un unico procedimento. Questa settimana, però, i procedimenti sono stati sospesi perché proprio CDPR avrebbe ufficialmente avviato delle procedure per ricomporre amichevolmente la questione.

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Le parole di un rappresentante dello studio di sviluppo polacco chiariscono però che la volontà di avviare questi negoziati per chiarire la faccenda con gli investitori non sono in alcun modo un segnale che la società riconosce le accuse che le sono state mosse. Il percorso di Cyberpunk 2077 continua ad essere però accidentato nonostante 6 mesi di patch siano riusciti a portarlo, sono parole degli stessi sviluppatori, a una qualità “soddisfacente”: la versione nextgen è infatti stata posticipata al primo quarto del 2022.

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