Prossima generazione di schede grafiche sarà molto più costosa

Nuova potenza per le schede grafiche della prossima generazione. Ma “da un grande potere derivano grandi responsabilità”, in bolletta 

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schede grafiche saranno più potenti (fonte pixabay)

Una nuova notizia arriva nel mondo della tecnologia, e riguarda proprio le schede grafiche di prossima generazione. In tanti le stavamo aspettando, ma non è tutto ora quel che luccica. E vediamo proprio perché non lo è. La prima voce che ci ha sorpresi arriva con l’indiscrezione della RTX 3090 Ti. Il suo vociferare ha acceso la questione che fa luce su un nuovo modo di alimentazione.

Un connettore dedicato che serve ad alimentare tutta l’architettura delle nuova scende. Al centro della notizia si piazza Igor’s lab con il nuovo connettore di alimentazione PCle 5.0. Ma chi sono i diretti interessati di un progetto del genere? Ovviamente, i due nomi che spuntano, sono AMD e Nvidia. Ma cerchiamo di far luce più da vicino su questo inedito metodo.

Il costoso futuro delle schede grafiche di nuova generazione

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schede grafiche saranno più potenti (fonte amphenol-icc.com)

Lo scopo del progetto è quello di aumentare la potenza sprigionata dalla scheda grazie al nuovo alimentatore. Si dice che possa toccare 662,4 anche se, in realtà, si ferma a 600 W in un report ufficiale delle misurazioni. Come è possibile un aumento del genere? Il nodo centrale della questione sono il numero dei pin totali all’interno del connettore in questione, denominato 12VHPWR. Invece che i convenzionali 12, si arriva a toccare i 16 pin in tutto più 4 destinati al segnale di dimensioni più piccole. L’interfaccia per la quale il connettore è stato sviluppato è quella PCle 5.0, tuttavia la compatibilità con le GPU attuali non è considerata.

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L’obiettivo è quello di eliminare i 3 connettori ad 8 pin, visto che uno da 16 svolge le stesse funzioni. Ma c’è un dubbio anche per la distanza dei pin, secondo gli standard Microsoft Molex. Difatti, invece che a 4,2 mm tra di loro, pare che il nuovo connettore li abbia solo a 3 mm di distanza l’uno dall’altro. La corrente che riesce a portare su 12 V di linea è pari a 55,2 A. Questo significa che, consumando più energia, la bolletta sicuramente ne risentirà.

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